Gli italiani ricominceranno a fare vacanza in Italia. Il concetto ripetuto a più riprese da molti tour operator di casa nostra piace anche a Gabiele Burgio, presidente e amministratore delegato del gruppo Alpitour, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera evidenzia come questo periodo rappresenti per l’operatore italiano un momento di grande lavoro sotto diversi fronti.
Innanzitutto, se dei quasi due miliardi di ricavi totali del Gruppo circa 500 milioni vanno riferiti a servizi venduti agli stranieri, il manager è comunque confidente di riuscire a incrementare il fatturato prodotto dagli italiani nelle città storiche e sulle spiagge di casa nostra.
Un altro ruolo importante sarà quello giocato da Neos, che ha all’attivo 21 mila italiani rimpatriati dall’estero grazie a voli umanitari e che potrebbe beneficiare di nuovi spazi ora che Ryanair ed easyJet hanno messo a terra gli aerei. Burgio sottolinea poi come insieme agli azionisti sia stato messo a punto un progetto di lungo periodo con un piano per crescere ancora.
La previsione è quella di un allungamento della stagione turistica fino a ottobre, un periodo ancora molto fruibile grazie ai voucher della durata annuale che il Gruppo ha emesso per riproteggere le prenotazioni di chi non è riuscito a partire.
Inoltre, Burgio parla di “Semplificazione dell’offerta riducendo il numero di destinazioni, puntando su mercati con meno restrizioni come l’Egitto. È un lavoro enorme, aiutato dagli investimenti in tecnologia del nostro piano Innova”. Al centro del progetto, una “maggiore flessibilità nella scelta della vacanza da garantire al cliente, che potrà acquistare servizi liberamente combinati fra loro”.
Allargando l’orizzonte a una visione globale del mercato, Burgio non nasconde però grossi timori, specie per le realtà più piccole, che rischiano di chiudere o di finire in mani straniere per pochi spiccioli. A loro andrebbe indirizzato un intervento più incisivo e immediato da parte del Governo, in modo tale da ridare ossigeno e liquidità in attesa che passi l’uragano.