Si chiama ‘Decreto liquidità’ proprio perché il suo obiettivo principale è quello di iniettare denaro nelle casse delle imprese, sotto stress per la chiusura forzata legata al Covid-19. Non è ancora il ‘Decreto aprile’, quello che dovrebbe far seguito al ‘Cura Italia’ dello scorso mese (relativo al solo mese di marzo), ma in qualche modo lo anticipa.
Diverse le misure previste dal nuovo decreto, come riporta ilsole24ore.com, che riprende alcuni dettagli del documento.
Sul capitolo fiscale, è prevista la sospensione dei versamenti di aprile e maggio, ma legata al fatturato. A beneficiare della misura saranno partite Iva e autonomi con ricavi e compensi fino a 50 milioni e con un calo del fatturato del 33%, oppure per soggetti con ricavi fino a 50 milioni e un calo del 50% (il calo va calcolato nei mesi di riferimento, cioè marzo e aprile). I versamenti andranno comunque effettuati entro il 30 giugno, oppure con 5 rate a partire da giugno. Sono già previste verifiche incrociate tra Inps, Inail ed enti previdenziali per coloro che si avvalgono della sospensione.
I prestiti per pmi e persone fisiche
Ma l’intervento più corposo è forse quello legato ai prestiti. Per le pmi e le persone fisiche titolari di impresa è possibile infatti ottenere un prestito ‘automatico’ fino a 25mila euro. L’importo non dovrà essere superiore al 25% del fatturato dell’ultimo bilancio. Il prestito sarà restituito in un periodo di 6 anni, con inizio del rimborso non prima di 18-24 mesi.
Per quanto riguarda le garanzie, quella totale sarà possibile solo per le lmi con ricavi fino a 3,2 milioni di euro e per presiti fino al minor importo tra il 25% del fatturato e 800mila euro. La garanzia totale sarà anche per i prestiti a Pmi con fatturato fino a 800mila euro e fino al 15% del fatturato stesso. I tassi di interesse dovrebbero oscillare tra lo 0,2 e lo 0,5%. In altri casi, la garanzia sarà solo entro il 90%.
Stop a ritenute d’acconto
Per gli autonomi, ma con ricavi fino a 400mila euro tra il 17 marzo e il 31 maggio, ci sarà lo stop alle ritenute d’accordo da parte dei sostituti d’imposta su redditi da lavoro autonomo e sulle provvigioni. Le ritenute andranno poi versate in una sola soluzione entro il 31 luglio o con un massimo di 5 rate.
Inoltre vengono ampliati gli sgravi per le spese di sanificazione. Il credito di imposta sarà fino a 20mila euro e riguarderà il 50% delle spese fino al 31 dicembre. Il limite complessivo è fissato a 50 milioni.