Non sarà la paura di viaggiare a impedire la ripartenza del turismo. Perché la macchina dell'accoglienza possa rimettersi in moto servono sostegno alla liquidità, nuove regole per il trasporto aereo e una cabina di regia a livello europeo. A sostenerlo gli operatori intervenuti alla diretta sulla pagina Facebook del Parlamento europeo in Italia.
"Il problema - ha sottolineato il presidente di Confturismo, Luca Patanè - non sarà la mancanza di denaro delle persone e non sarà nemmeno la paura di tornare a viaggiare. Il vero punto critico sono le compagnie aeree, perché se non cambiano le regole sugli aerei c'è il rischio di una catastrofe per il nostro Meridione".
Un problema europeo
Auspica soluzioni condivise da Bruxelles il presidente di Assoturismo, Vittorio Messina: "Il problema turismo è europeo, proprio per questo l'Europa deve intervenire in maniera pesante. Non si può lasciare una filiera che sta correndo verso la Fase 2 senza i protocolli per riaprire".
Ma importante, secondo il presidente di Enit, Giorgio Palmucci, sarà anche evitare il diffondersi all'estero di notizie fuorvianti sull'Italia."Lavoreremo molto per contrastare le fake news e le comunicazioni estemporanee che provocano danni. Come il rendering delle spiagge con il plexiglass che il De Telegraaf olandese ha subito pubblicato in prima pagina".