Con l'inizio del mese di ottobre, alle Maldive risulta aperto il 94 per cento dei resort, i liveaboard sono in funzione e dal 15 ottobre saranno operative anche le guesthouse. Quel che manca, almeno per ora, sono i turisti.
In Italia al momento c'è molta attesa per il nuovo dpcm con cui il governo potrebbe intervenire sulle disposizioni in materia di mobilità. E questo mentre il mondo del travel in Italia spera nell'apertura di corridoi turistici.
"Lo scorso 13 agosto - spiega Thoyyib Mohamed, managing director di Maldives Marketing & Public Relations Corporation - è stato creato il primo corridoio di viaggio dell'Asia meridionale consentendo viaggi tra le Maldive e l'India: il nostro governo sta lavorando per stabilire accordi bilaterali con molte altre nazioni per facilitare i viaggi".
Le richieste dei t.o.
Del resto, la domanda c'è: "Clienti e agenzie ci chiedono quotazioni e preventivi per tutto il 2021, compreso Natale e Capodanno - conferma Luisa Quaglieri, product manager Maldive e Sri Lanka di Idee per Viaggiare - ma restano in stand by prima di prenotare, in attesa che il divieto venga rimosso e con esso la quarantena al rientro".
Anche a destinazione si guarda alle decisioni del governo italiano con speranza: "Siamo sempre in contatto con gli operatori italiani - sottolinea Oscar Perez, general manager di Como Cocoa Island -. Se nei prossimi mesi ci sarà un alleggerimento delle attuali regole di viaggio siamo certi di veder tornare anche gli italiani alle Maldive".
Il problema dei voli
Ovviamente, aggiunge Simone Scarapicchia, chief commercial officer di Emerald Maldives Resort & Spa, aperto dallo scorso 1 agosto, "rimane la questione dei flussi aerei e delle connessioni dall'Italia alle Maldive, che per il 2020 prevediamo avranno ancora pochissima frequenza".
Per il 2021, aggiunge, "abbiamo un cauto ottimismo: se la situazione legata ai contagi in Italia migliorerà, tornerà anche la voglia di viaggiare a lungo raggio e le Maldive saranno una delle prime destinazioni scelte dagli italiani".