Il Gruppo Tui ha riportato una perdita di oltre 3 miliardi di euro nel 2020 e ha avvertito che i prossimi 12 mesi saranno "un anno di transizione" per l'azienda.
L'operatore ha affermato che prevede di tornare a una crescita redditizia dal 2022 con la ripresa dei viaggi, ma ha anche aggiunto che le sfide immediate rimangono, inclusi i timori di una Brexit senza accordo.
Come riportato da Travelmole, Tui prevede di gestire l'80% della capacità aerea nell'estate 2021, con le prenotazioni attuali in calo del 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ma le prenotazioni nel Regno Unito sono aumentate del 19% "riflettendo il tipico comportamento di advance booking di questo periodo dell’anno".
Le previsioni relativamente positive per l'estate sono in contrasto con quelle per l'inverno, durante i quale Tui opera solo al 20% della sua capacità. I risultati finanziari hanno messo in luce un anno con entrate in calo del 58% e volume di clienti in calo del 62%, pari a 8,1 milioni. Tuttavia, dal riavvio delle operazioni a metà giugno, Tui ha mosso oltre 2 milioni di clienti.
"C'è ancora una notevole incertezza per quanto riguarda la probabilità e la natura di ulteriori blocchi e restrizioni di viaggio nei prossimi mesi, la distribuzione di un vaccino efficace e la forma della ripresa economica - ha spiegato Tui in una nota -. Di conseguenza, il consiglio di amministrazione si astiene dal pubblicare nuove linee guida per l'anno finanziario 2021. Una delle principali preoccupazioni rimane quella di sapere se le nostre compagnie aeree continueranno ad avere pieno accesso allo spazio aereo dell'Ue dopo il periodo di transizione connesso alla Brexit".