Tui, Booking, Marriott Il 2021 visto dai big

I big dell'industria turistica mondiale se lo chiedono da tempo. Come saranno i viaggi nel 2021? A quali scenari bisogna prepararsi? Da Tui a Booking, da Marriott a Meliá, tutti i leader del comparto hanno messo a fuoco tendenze ed elaborato strategie per il nuovo anno.

Il pensiero dominante è che la ripresa del turismo non tarderà ad arrivare. Qualcuno pronostica che il mercato degli alloggi sarà sempre più diversificato e che le case vacanze continueranno a guadagnare il favore dei viaggiatori. Altri ancora che il settore alberghiero riuscirà a essere più efficiente anche con meno prenotazioni. Pronostici di manager autorevoli che il sito preferente.com ha raccolto e riassunto in una sola frase. Magari illuminante.

Tui
"C'è una grande domanda latente". Come il presidente di Tui, Friedrich Joussen, sono in molti a credere che sotto le ceneri di questo anno di viaggi off limits ci sia una fortissima domanda ancora inespressa e pronta a riaffacciarsi.

Booking.com
"Gli appartamenti sono il prodotto che cresce di più". Se a dirlo è il numero di Booking, Gleen Fogel, perché dubitare? La Ota ha infatti visto nel 2020 diminuire le prenotazioni di circa il 50%, mentre le richieste di alloggi privati non solo sono cresciute, ma dovrebbero assicurare buone opportunità anche nel 2021.

Marriott
"Non sappiamo come risolvere la crisi sanitaria, ma quella economica sì". Le parole del ceo di Marriott, Arne Sorenson, potrebbero sembrare catastrofiche. Invece sono la conferma, ulteriore, delle capacità della filiera di superare la tempesta.

Melià
"Ci sono operatori zombie nel settore alberghiero". Così avvertiva il ceo di Melià, Gabriel Escarrer, nel pieno di una recessione che sembrerebbe favorire le concentrazioni nel ricettivo.

Apple Leisure Group
È vero, il segmento business resterà condizionato dal consolidarsi dello smart working. Tuttavia "la tecnologia - sostiene il ceo di Apple Leisure Group, Alex Zozaya - non può sostituire l'esperienza di viaggio leisure".

Sunwing
Anche senza l'ossessione del fully booked si potranno ottenere risultati soddisfacenti. A indicare un'altra via è il presidente del gruppo canadese Sunwing, Jordi Pelfort: "Ora - dice - possiamo raggiungere livelli di equilibrio con occupazioni molto più basse"

Cbre Hotels
La ripresa del turismo sarà impetuosa, ma su cosa poggia questa certezza? La ragione è semplice secondo il direttore investimenti immobiliari Europa Continentale di Cbre Hotels, Miguel Casas. "L'inversione di tendenza sarà inarrestabile nel settore vacanziero, perché le aspettative a lungo termine restano immutate".

Ti è piaciuta questa notizia?

Condividi questo articolo

Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana