Il corridoio turistico, questo sconosciuto. Quanto meno in Italia, dove la mancanza di iniziative di questo tipo è balzata agli onori delle cronache all'inizio di questo mese, quando Astoi ha ufficialmente denunciato una situazione paradossale che sta interessando il turismo tricolore.
In sostanza - diceva l'associazione dei tour operator italiani in una lettera-denuncia indirizzata al Governo - mentre i t.o. italiani stanno fermi al palo nelle vendite di viaggi internazionali dal mese di marzo scorso, i nostri connazionali vagano liberi per il mondo passando attraverso altri Paesi europei che hanno adottato una politica differente.
Con buona pace delle regole e dei cavilli, senza nessuna certezza che chi va e chi viene sia, magari a sua insaputa, portatore del coronavirus che ha scatenato la pandemia mondiale, un nutrito plotone di turisti tricolore ha passato le loro vacanze... (continua a leggere sulla digital edition)