Lo scenario è ancora estremamente complesso e l’attesa è tanta. Ma gli operatori italiani cominciano a confrontarsi sui possibili scenari futuri, sulla scorta di qualche prenotazione che finalmente comincia ad arrivare.
Si spera non solo in una capillare diffusione del vaccino, ma anche e soprattutto in un Dpcm che possa riaprire i confini con alcuni Paesi extra Ue considerati ‘sicuri’.
Perché la voglia di viaggiare c’è e riguarda non solo chi deve riscattare un voucher o chi ha rinviato il viaggio di nozze, ma anche quanti puntano a trascorrere una vacanza estiva serena, pur nel rispetto delle regole e di tutti i protocolli sanitari sviluppati da operatori, compagnie aeree e albergatori.
Macchina pronta a ripartire
Quel che è certo è che la macchina turistica è pronta a rimettersi in moto, come evidenziato ad esempio dal direttore generale di Veratour, Stefano Pompili, o dal direttore commerciale di Futura Vacanze, Belinda Coccia. Si attende però una direttiva chiara da parte del Governo, come evidenziato dall’amministratore delegato de I Grandi Viaggi, Corinne Clementi.
Lungo raggio, tempi più lunghi
E soprattutto sul lungo raggio i tempi si allungano, ma le speranze di ripartire restano, come sottolineato dal direttore commerciale di Quality Group, Marco Peci, o dall’amministratore delegato di Mappamondo, Andrea Mele, che lamenta tuttavia le carenze di un Dpcm “anarconistico”.
Dpcm che Maurizio Casabianca, direttore commerciale di Naar, spera possa essere rivisto per consentire anche al lungo raggio di ripartire.
Una prima parte dell’inchiesta, con le opinioni e le previsioni di alcuni dei principali player attivi nel tour operating nostrano, è disponibile su TTG Italia dell’8 febbraio, online anche sulla Digital edition.