La partita dell’estate è seriamente a rischio. Lo dicono a più voci gli operatori turistici italiani, dai tour operator alle agenzie di viaggi fino agli albergatori: l’insicurezza sulle date di riapertura, la mancata creazione di corridoi turistici per far arrivare gli stranieri, il passaporto vaccinale Ue sul quale fino a giugno non si avranno dettagli stanno paralizzando l’attività turistica in Italia a tutto vantaggio dei competitor tradizionali.
"I colleghi greci ci hanno confermato di aver ricevuto una valanga di prenotazioni anticipate” dice Marina Lalli, presidente di Federturismo, grazie alla strategia seguita dal governo ellenico di puntare sull’immunizzazione di massa nelle isole, le più richieste dal mercato turistico, e grazie alla volontà di fissare una data certa per la riapertura, il 14 maggio.
Un percorso sul quale si sta costruendo il successo dell’estate 2021.
I corridoi turistici
Altra strategia quella seguita dalla Spagna: la libera circolazione nelle isole iberiche fra Canarie e Baleari ha dimostrato, nella settimana di Pasqua, di essere vincente. Dalla Germania sono partiti alla volta delle isole spagnole 130 voli.
“Io penso che si poteva scegliere un polo turistico in Italia, tra Sicilia e Sardegna per logiche di clima, e fare come hanno fatto gli spagnoli aprendo al turismo straniero nel rispetto delle norme di sicurezza” dice il presidente Astoi Pier Ezhaya.
Il green pass Ue
Se la strategia del governo italiano è quella di aspettare il Green pass europeo, mentre gli altri Stati, tra cui appunto la Grecia che, nel mentre, sta stringendo accordi bilaterali con una decina di Paesi, avanzano, è chiaro sin da subito che l’Italia perderà la partita.
"Il 14 giugno, data in cui dovrebbe partire il passaporto vaccinale europeo, è troppo tardi - spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi -. Almeno dovrebbero annunciarlo da adesso, in modo che la gente che si sta prenotando per l’estate si possa organizzare".
Il treno che sta passando, l’Italia rischia di perderlo.