Il 13% del Pil, 4,2 milioni di occupati totali di cui 29mila dipendenti solo nelle agenzie di viaggi. Sono questi i numeri del turismo in Italia riassunti da Fiavet Lazio, che lancia un allarme: l’estate con il freno a mano tirato sui viaggi all’estero mette a rischio i posti di lavoro della distribuzione.
“L’estate doveva essere il rilancio di questo settore - si legge nella nota -, così fortemente compromesso, invece sono arrivati a pioggia una serie di alert, assolutamente legittimi della Farnesina, in merito alle partenze verso l’Europa, che però sono stati subito rielaborati dai media con grandi titoli generando il panico”.
L’associazione ricorda inoltre che “non si può parlare di turismo nazionale o di turismo internazionale: il turismo, per come lo intendiamo noi, è uno soltanto. È quello che opera in Italia con i turisti stranieri e italiani, è quello che opera all’estero con i turisti italiani”.
Non solo: Fiavet richiama l’attenzione anche sull’annoso problema dell’abusivismo. E sottolinea che il richiamo a viaggiare in Italia mette a rischio chi lavora con i viaggi all’estero, ovvero il turismo organizzato. E conclude: “dove sono i ristori mancanti per tutti coloro che non hanno potuto operare nel settore turistico? Ci sono 17 mesi di buco, durante i quali agenzie e tour operator hanno tenuto duro pensando ottimisticamente al futuro”.