Voucher da riscattare: il dilemma dei t.o.

Fra i tanti temi che stanno tenendo banco fra tour operator e agenzie di viaggi in questa coda d’estate, uno dei principali è quello legato ai voucher. O meglio, a quella parte dei buoni emessi e non ancora consumati dai clienti, che andranno necessariamente rimborsati.

Se la questione appare particolarmente gravosa per gli operatori attivi sul fronte del lungo raggio, che hanno potuto solo in minima parte tentare di riprogrammare viaggi long haul confidando in una riapertura, magari entro Natale, di qualche destinazione esotica, la situazione appare un po’ più definita per chi è riuscito a spostare la prenotazione consentendo al cliente di fruire del servizio per il quale aveva magari già versato l’acconto in agenzia.

I viaggi di nozze
“Molti dei nostri clienti  - commenta l’amministratore delegato de I Grandi Viaggi, Corinne Clementi - stanno riprenotando una vacanza, magari il viaggio di nozze, puntando non solo all’oceano Indiano o a Dubai, particolarmente gettonata in occasione dell’Expo, ma anche a Giappone o Stati Uniti, necessariamente guardando al 2022”. Nella speranza che alcune di queste mete possano riaprire anche grazie agli annunciati corridoi. "In altri casi, abbiamo già provveduto a rimborsare il cliente".
Più definita la posizione di Belinda Coccia, direttore commerciale trade di Futura Vacanze, per la quale “Quasi tutti i voucher, anche in virtù del nostro prodotto, sono stati utilizzati”.

Verso Natale
Circa la metà dei voucher già utilizzati e la speranza di riuscire a convertirne ancora una buona parte contando sul Natale e Capodanno: il direttore commerciale di Veratour, Massimo Broccoli, si dice fiducioso nella ripresa durante un percorso che comunque “Sarà ancora lungo e con step intermedi prima di tornare a una situazione di quasi normalità”.
Medesima situazione in casa del Gruppo Alpitour, con una percentuale di “voucher emessi e non ancora convertiti pari al 50%”, come riportato dal direttore commerciale Alessandro Seghi.
“Moltissimi nostri clienti – fa eco Cristian Gabriele, direttore generale di Fruit Viaggi – hanno preferito, visto il protrarsi dell’incertezza sulle destinazioni estere, riprogrammare e utilizzare i voucher per le nostre strutture in Italia. Circa il 70% dei buoni emessi sono già stati utilizzati”. Proprio come avvenuto in casa Gb Viaggi, con la maggior parte dei voucher emessi già convertiti. “Consapevoli di quanto le restrizioni fisiche ed economiche abbiano contribuito in questi anni a rimandare le vacanze senza poter utilizzare il voucher emesso – ha spiegato il direttore vendite Domenico Stefanelli -, abbiamo deciso di agevolare i nostri ospiti offrendo la possibilità di usufruire del voucher anche dopo la sua scadenza”.

La speranza long haul
Discorso parzialmente diverso infine per Ota Viaggi, che ha già convertito tutti i “pochissimi voucher emessi”, come confermato dal direttore commerciale Massimo Diana. Una parte importante sarà quella giocata dalla possibile riapertura verso qualche destinazione esotica, annunciata dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia ma non ancora concretizzata in un provvedimento definito.

Ti è piaciuta questa notizia?

Condividi questo articolo

Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana