E domani potrebbe essere l’ennesimo giorno decisivo. Le associazioni di categoria non dicono nulla, forse per scaramanzia. Forse perché in pochi saliranno al Governo e gli altri staranno a guardare.
Ci saranno probabilmente Astoi con Maavi e Ibar, l’associazione delle compagnie aeree. Questo secondo quanto filtra dalle varie segreterie. Ma domani mattina potrebbe cambiare di nuovo tutto. I passi in avanti e indietro della politica sono noti, ma l’industria non può aspettare oltre.
Le decisioni su aperture di destinazioni sono sulla bocca di tutti da ormai 10 giorni, però al momento di ufficiale non si è visto nulla.
Si vede invece un malcontento generalizzato e tante parole al vento. Di concreto vi sono poche mete aperte e vendibili, mentre l’autunno avanza inesorabile. Ecco perché oltre che di aperture sarà necessario parlare anche di ammortizzatori sociali. Ma non sarà una passeggiata dopo la sbornia di dichiarazioni entusiaste sull’estate italiana. La solita strada tortuosa con salite da Izoard. Per un settore che ha perso la pazienza.