I viaggiatori più ricchi sono cambiati durante la pandemia? La situazione economica globale si sta stabilizzando e le prospettive per il 2022 sono ottimistiche, come è emerso durante i lavori della Brand Usa Travel Week Europe 2021 che si è tenuta a Londra.
Negli ultimi 18 mesi vi è stata una ridefinizione del concetto di 'ricchezza': infatti, come spiega Octavian Puzderca, vice president of business development di Mastercard Data & Services, "i dati hanno evidenziato come mentre il 70% dei consumatori ha ridotto la propria spesa media focalizzando si sull'essenziale, il 30% abbia invece alzato l'asticella".
Da ciò si deduce come esista una fetta di popolazione che, avendo una buona disponibilità economica, desidera letteralmente godersi la vita e dunque anche andare in giro per il mondo.
Il soggiorno medio di questo target si è esteso da 7 a 11 giorni: si tratta di individui che optano spesso per voli privati, che prestano attenzione alla sostenibilità e che - oggi più che mai - si affidano a un consulente.
L'occasione per il trade
"Secondo i nostri rilevamenti, rispetto al 2019 si è passati da un 31% a un 64% di viaggiatori che si rivolgono a un travel advisor", commenta Uwern Jong, fondatore di Out There Magazine.
Si tratta dunque di una grande opportunità per adv, t.o. e dmc. Il segmento luxury cerca infatti esperienze, fiducia, qualcuno che risolva eventuali problemi e soprattutto ha aspettative elevate.
Anche un viaggio a New York potrebbe ora essere diverso, senza contare che per quanto concerne gli Usa la domanda del futuro sarà orientata verso le cosiddette 'only-in-America experiences', ossia glamping in location suggestive, crociere in Alaska, emozionanti railroad e avventure outdoor.
Gaia Guarino