Agenzie di viaggi e tour operator erano già reduci da una doccia fredda che aveva colpito il settore, ovvero il nuovo decreto sui viaggi che non aveva portato con sé l’apertura desiderata, confermando in sostanza l’impianto precedente, con alcune modifiche. E questo mentre il settore si aspettava che l’Italia si allineasse agli altri Paesi d’Europa, in cui il turismo può contare su un ventaglio decisamente più ampio di destinazioni.
La mossa del ministero della Salute aveva lasciato con l’amaro in bocca il comparto del turismo organizzato, che vive sostanzialmente di viaggi extra-Ue. Neanche il tempo di assimilare il colpo che dal ministro Roberto Speranza arriva un secondo affondo: la sua preferenza per i viaggi in Italia ancora per il periodo delle prossime feste natalizie.
Una dichiarazione che, in un clima già acceso dall’ultima ordinanza sugli spostamenti, ha dato definitivamente fuoco alle polveri.
La reazione del settore
Questa volta la voce del comparto si è alzata compatta e in tempi decisamente rapidi. Le prime a farsi sentire sono state Fto e Astoi, che a poche ore dalle dichiarazioni hanno preso carta e penna per far sentire le proprie ragioni. “C’è oggi la possibilità di viaggiare in sicurezza anche all’estero” ha sottolineato il presidente di Fto Franco Gattinoni. E Astoi ha parlato senza mezzi termini di “un’offesa che non possiamo più tollerare”.
Dopo un anno e mezzo di stop pressoché totale, il mondo delle agenzie di viaggi e dei tour operator è particolarmente sensibile a questo argomento, come dimostrano anche i commenti (non sempre consoni, ma sicuramente rivelatori di un certo sentiment) piovuti sui social.
Di fatto il turismo organizzato di trova a essere quasi al punto di partenza, con l’unico sfogo dei corridoi turistici. Una situazione che mette a dura prova i nervi di chi lavora in questo settore.
La chiamata di Maavi
A scendere in campo dopo le parole del ministro Speranza è anche Maavi: con un post su Facebook, la presidente Enrica Montanucci ha annunciato di aver “richiesto un confronto con le altre associazioni per organizzare la più importante manifestazione mai vista”. L’intenzione di Maavi è di presentare agenzie di viaggi e tour operator in maniera unita, mettendo anche gli aderenti nelle condizioni di “venire a Roma nel modo meno costoso - se non gratuito - possibile”, scrive ancora Montanucci. E aggiunge: “Perché dobbiamo essere 5mila persone arrabbiate”.