Il Gruppo Nicolaus ha da qualche giorno aperto le vendite sul Mar Rosso e le prenotazioni sono partite bene.
Ma le criticità non mancano, come spiega il direttore prodotto, Gaetano Stea (nella foto). “C'è sicuramente carenza di camere, in quanto non tutti gli hotel sono aperti ma non ci risultano problemi di overbooking. E' certo che il mar Rosso sta ricevendo moltissima richiesta di camere sopratutto da mercati internazionali (inglese, mercato tedesco, mercato slavo) ed i prezzi tendono a salire continuamente anche a causa dell'aumento del costo delle materie prime e della manodopera. I nostri contratti storici per Valtur e Nicolaus Club sono stati riattivati poichè erano in continuità; stiamo però trattando con i nostri partner egiziani per cercare di calmierare gli aumenti dovuti alle materie prime ed alla manodopera specializzata che, durante la pandemia, ha dovuto cercare ‘altre strade’ così come avvenuto in tutto il mondo”.
E il Mar Rosso da solo non è sufficiente: “Sicuramente l'apertura di altre mete aiuterebbe la domanda che in questo momento è concentrata su poche destinazioni. In tal senso l'attività di Astoi in coordinamento con i Ministeri del Turismo e della Salute mira a salvaguardare la sicurezza e la salute dei passeggeri e a verificare ogni tipo di possibilità ulteriore”. I.C.