Seduto sui gradoni dell'anfiteatro del Palmasera di Cala Gonone Domenico Aprea (nella foto), ceo di Ota Viaggi, ascolta il suo direttore commerciale Massimo Diana 'caricare' le agenzie.
La stagione è partita bene ma servirà un grande sostegno delle adv per tornare ai livelli di eccellenza del 2019.
Il resto dovranno farlo i fratelli Aprea, da sempre attenti alla marginalità, con un piano di contenimento dei costi e la mano nel portafoglio, "perché quest'anno non bisogna tergiversare e se necessario investire".
Domenico Aprea in questo appuntamento del Caffè con il direttore non nasconde infatti che nell'esercizio '22 sarà necessario aprire la cassaforte di famiglia per sostenere investimenti e costi.
"La parte finanziaria è nelle mani di mio fratello Mario, siamo un'azienda che lavora sui conti 365 giorni l'anno e sul mercato abbiamo un punto di riferimento chiaro...".
Il ceo di Ota Viaggi rilascia poche interviste e non ama i riflettori, ma in questo caso nel suo villaggio appare disteso e svela che il suo punto di riferimento che cita in poche righe è da sempre Carlo Pompili, "la sua azienda fa sempre utili. Carlo controlla tutto e tutti. Un ragioniere come ha scritto lei sul suo giornale".
L'intervista completa, con la strategia di sviluppo tracciata da Aprea e la sua vision sul futuro del comparto, è disponibile su TTG Magazine, online sulla digital edition.