Michele Serra ha un rapporto particolare con il Giappone. Ne parla con rispetto e ammirazione e, in questo, pare aver contagiato anche Gabriele Bassi, il suo product manager di Mistral. Uno che pare destinato a una carriera di primo livello per come si presenta e racconta gli sviluppi dell’operatore su questa destinazione.
Incontrando la stampa a Milano sotto l’attenta regia 'commerciale' di Marco Peci i rappresentanti di Mistral (e Quality ovviamente) hanno disegnato la ripresa turistica del Giappone. “Tornare ad aprile nel paese è stato emozionante – ha detto Michele Serra – Ero l’unico turista con un visto di lavoro, forse hanno premiato la nostra fedeltà. È stato incredibile viaggiare sui treni proiettile quasi in solitario. Un momento strano, da ricordare”.
Serra non nasconde però che rimettere in piedi la struttura non è stato facile. Il lungo raggio è partito tardi, dopo il resto del gruppo. Con il presidente del Quality che scalpitava negli uffici torinesi cercando di trattenere le forze migliori attratte da altre industrie meno sofferenti. “Ripartire è stato dispendioso – sottolinea Serra – Per una serie di normative abbiamo riattivato i nostri corrispondenti chiedendo loro una disponibilità h24”.
La destinazione è così tornata nella programmazione Quality a pieno regime e per il 2023 il presidente prevede di superare i ricavi del 2019. “Mi aspetto di andare oltre il record di vendite, ci sono tutti i presupposti. Oggi non ho più paura, dopo aver attraversato il periodo della pandemia tutto appare in discesa. Siamo vivi e in salute ed estremamente felici nel portare l’azienda in pareggio. Molto di più di quando si chiudeva con largo utile. Siamo arrivati a questo pareggio attraversando il fiume in piena e questo ci ha reso più forti”. Adesso la prossima scommessa si chiama Cina, ma questa operazione appare ancora oggi estremamente complessa.