Malgrado caro prezzi e inflazione, il 2023 sarà ancora l’anno dell’Italia. Ne è convinto Roberto Pagliara (nella foto), presidente del Gruppo Nicolaus – Valtur, che spiega come “Questo sarà sarà l’anno del riscatto. Ma anche della verità, in quanto tutti noi tour operator potremo finalmente giocare ad armi pari, complice la riapertura del mondo anche ai viaggi a lungo raggio”.
Il manager sottolinea come i prezzi siano quasi triplicati rispetto al passato, “E questo vale non solo per l’Italia ma anche per altre destinazioni come la Grecia. Malgrado questo, la voglia di viaggiare e di prenotare una vacanza estiva non manca, e da parte nostra abbiamo cercato anche grazie ad accordi con i partner di assorbire parzialmente i rincari per non gravare sulla clientela finale. In questo senso, continua a premiare il prenota prima, che attraverso speciali promozioni consente di fidelizzare il cliente e di programmare la stagione in anticipo”.
Oltre all’Italia, che secondo Pagliara beneficerà quest’anno del ritorno degli stranieri anche sulle isole e non solo nelle città d’arte, sarà l’anno dell’Egitto. “Una destinazione – precisa – che mantiene alcuni plus assolutamente unici; accanto alle mete balneari, prevedo la ripresa anche della proposta culturale con le crociere sul Nilo”.
Sul medio e lungo raggio, il manager pronostica un “grande ritorno della Thailandia, nella speranza che entro fine ottobre venga ripristinato il collegamento diretto dall’Italia. Molto bene anche Zanzibar, che sta già registrando un’impennata di richieste”.
In linea generale l’auspicio resta quello di “Tornare alla piena normalità. Sul mercato c’è spazio per tutti, anche se a soffrire ancora un po’ potrebbero essere gli operatori generalisti attivi sul corto-medio raggio, dove i margini restano molto bassi e serve un’offerta ad hoc che differenzi dalla concorrenza”.