Il momento tanto atteso dal trade italiano è arrivato: il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha firmato il decreto per la ripartizione e l’assegnazione di 39 milioni di euro a favore di agenzie di viaggi e tour operator.
Una misura che Santanché definisce “un contributo fondamentale a sostegno di quegli attori del settore che svolgono un’attività di vitale importanza per il turismo, ossia quella di favorire l’incontro tra domanda e offerta, tra operatori turistici e viaggiatori. Parliamo - sottolinea - di protagonisti indispensabili per il comparto, che ricoprono un ruolo strategicamente cruciale nell’ottica industriale che il Ministero sta adottando; veri e propri artefici nel rendere l’ecosistema turistico italiano altamente competitivo, grazie alla loro spiccata competenza e approfondita conoscenza dei territori, e quindi del patrimonio culturale e di eccellenze uniche della nostra nazione”.
I requisiti necessari
Beneficiari delle risorse saranno le agenzie di viaggi e i tour operator la cui attività sia identificata dai codici Ateco 79.1, 79.11 o 79.12. Dovranno dimostrare di avere sede legale in Italia e di essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale e assicurativa. Requisito fondamentale per accedere alle risorse sarà poi dimostrare di aver subito una diminuzione di fatturato e dei corrispettivi nell’anno 2021 di almeno il 30% rispetto al fatturato e ai corrispettivi del 2019, o alternativamente essere costituiti o autorizzati dal 1 gennaio 2020 alla data di conversione in legge del decreto legge del 27 gennaio 2022, n.4 ed essere in possesso di un contratto di assicurazione per la responsabilità civile per tutte le annualità dalla data di costituzione.
Occorrerà produrre tutte le fatture
I soggetti dovranno presentare la differenza tra l’ammontare delle fatture attive e dei corrispettivi dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 e l’ammontare della fatture attive e dei corrispettivi del corrispondente periodo del 2021. Dovranno inoltre presentare la differenza tra l’ammontare delle operazioni con data di effettuazione dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 e l’ammontare di quelle con data di effettuazione dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, comprese tutte le fatture riepilogative mensili per le provvigioni corrisposte a ciascun intermediario, per la vendita dei pacchetti e servizi turistici dei tour operator, oltre alle fatture attive, al netto dell’Iva, per le provvigioni relative all’intermediazione nella vendita di crociere, biglietti aerei, ferroviari, marittimi e automobilistici, soggiorni alberghieri ed extralberghieri e noleggio mezzi di trasporto.
I contributi
L’ammontare del contributo è determinato applicando alla differenza tra le fatture attive del 2019 e del 2021 il 5% per soggetti con ricavi non superiori a 400mila euro nel periodo di imposta 2019; il 3% per i soggetti con ricavi superiori ai 400mila euro e fino a un milione; l'1% per chi ha avuto ricavi superiori a un milione di euro e fino a 50 milioni e, infine, lo 0,5% per i soggetti con ricavi superiori ai 50 milioni.
Sono inoltre previsti altri contributi applicati alla differenza tra l’ammontare delle operazioni di intermediazione del 2019 e quelle del 2021. Qualora il soggetto richiedente sia stato costituito dopo il 1 gennaio 2020 l’ammontare del contributo teorico sarà pari a 1500 euro, nel limite delle risorse a disposizione.
“Siamo soddisfatti - ha aggiunto il ministro - che gli sforzi profusi dal Ministero per recuperare i ristori, concertati con le associazioni di categoria e non andati in porto lo scorso anno, abbiano portato allo stanziamento di queste risorse atte a supportare anche il comparto del turismo organizzato e a creare le condizioni affinché esso possa esprimere al meglio le proprie professionalità”.
Stefania Galvan