Le vendite di agosto sul Mare Italia stanno deludendo le attese. A confermare una tendenza con cui tutta la filiera si sta confrontando ormai da settimane è stato il direttore commerciale di Ota Viaggi, Massimo Diana, in occasione di una conferenza stampa online in cui, insieme a Sabina Nadaletti, head of leisure del Gruppo Gattinoni e a Antimo Russo, direttore network di Bluvacanze hanno cercato di indicare soluzioni per affrontare il problema.
“Bisogna scendere dal piedistallo e andare incontro al cliente, che in questo momento ci sta dando un messaggio chiaro – dice Diana -. Volente o nolente, dobbiamo calmierare il prezzo, ma di sicuro non scendere sotto una certa soglia. Probabilmente su agosto ci saranno ugualmente camere vuote, ma dobbiamo garantire chi ha prenotato prima”.
Secondo Diana, i numeri sul mese centrale dell’alta stagione sono complicati. “Fino a marzo abbiamo avuto numeri incredibili, che ci hanno fatto parlare di crescita a doppia cifra, di stagione top e di investimenti superiori alle reali possibilità delle aziende. Ora, invece, ci ritroviamo in una situazione diametralmente opposta: con le vendite di agosto che non sono decollate. In primis per l’apertura di mete che negli ultimi anni erano chiuse come l’Egitto”.
Poi il dato, secondo Diana, più impattante: “Oggi l’italiano medio subisce gli effetti del rialzo spropositato dei mutui. Chi aveva un tasso variabile oggi si trova a dover corrispondere 4/5 mila euro in più, togliendo questa cifra alla vacanza”.
Di qui la quota di invenduto per l’alta stagione: “Ci manca agosto, dove dovremmo fare marginalità” spiega Diana.
A dare manforte a Diana arriva Sabrina Nadaletti, head of leisure del Gruppo Gattinoni: “Abbiamo fatto vendite corpose almeno fino al 30 aprile e ora c’è una flessione. Ma - aggiunge - è un problema di comparto, bisognerebbe fare più squadra: parlare con gli albergatori e le strutture turistiche e ascoltare il cliente, che in questo momento ha un budget ridotto”.
Segnala lo spostamento del booking verso la bassa stagione anche Antimo Russo, direttore network di Bluvacanze: “Il 30% delle vendite di luglio hanno rappresentato partenze di mesi di spalla. Se non c’è il budget per affrontare le quote d’agosto, non sarebbe il caso di evitare picchi di pricing tanto evidenti e creare un prezzo più calmierato?”.