Anche il turismo comincia ad affrontare in maniera consapevole il tema del cambiamento climatico. E lo fa per bocca del più grande tour operator europeo, Tui, che con il suo ceo Sebastian Ebel ha ipotizzato un cambiamento di scenario nelle mete estive, legato proprio alle ondate di calore che si verificano sempre più spesso.
Ebel ha affrontato il tema presentando i dati relativi agli incendi che hanno interessato l’isola di Rodi qualche settimana fa e che sono costati a Tui 25 milioni di euro, si legge su Travel Daily News.
A fronte di questa situazione, l’a.d. dell’operatore ha affrontato il tema del Mediterraneo e delle ondate di calore che lo stanno investendo: secondo Ebel i vacanzieri potrebbero valutare l’opportunità di viaggiare ad esempio in Grecia nel mese di novembre, per non trovare climi estremi. Ha anche aperto all’opportunità che alcune coste, come quella belga o quella polacca, potrebbero registrare un aumento di popolarità.
Tui, dice Ebel, ha pianificato di espandere la sua gamma di destinazioni per mitigare potenziali rischi per il futuro, introducendo le nazioni nordiche come alternativa al Mediterraneo estivo, grazie alle temperature più miti.
Fra le nuove idee, anche l’introduzione di opzioni assicurative che tutelino i turisti che viaggiano nel Mediterraneo da eventuali interruzioni della vacanza dovute ai cambiamenti climatici.