“Nessuno può negare i benefici che Raynair ha portato in termini di flussi turistici all’Italia, ma la compagnia irlandese non deve permettersi di utilizzare certe parole e certi toni nei confronti di un provvedimento del governo italiano che cerca di affrontare problemi e anomalie reali nel mercato del trasporto aereo del nostro Paese”. Così tuona Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, dopo le affermazioni della low cost sul decreto caro voli.
In una nota il presidente di Fto condanna i toni usati dal ceo Michael O'Leary nei giorni scorsi: “Sia Enac che Antitrust hanno ribadito che il decreto contro il caro-voli non è assolutamente ‘sciocco’ o ‘spazzatura’, per usare le stesse parole del Ceo di Ryanair, Michael O'Leary, parole vergognose e inaccettabili che non meriterebbero nemmeno una risposta. Piuttosto, invitiamo il vettore irlandese ad aiutarci a valorizzare ulteriormente il suo lavoro, consentendo una efficace sinergia con la filiera del turismo organizzato, collaborazione che finora è troppo spesso mancata. E chiediamo invece a Enac di assicurare sempre di più il rispetto, non costantemente garantito, della legge sui diritti dei passeggeri che prevede obblighi di informazione, assistenza, riprotezione e indennizzo per i viaggiatori”.
Gattoni continua sottolineando che “per la sua configurazione geografica l’Italia è differente da altri Paesi: su quelle tratte che collegano isole e regioni molto distanti tra loro volano sia turisti, spesso di provenienza internazionale o intercontinentale, sia persone che si spostano per motivi personali, di lavoro, di studio o anche di salute. Noi riconosciamo l’apporto della compagnia di Dublino allo sviluppo turistico, soprattutto in alcune aree - conclude -, ma pure Raynair ha ricevuto grandi benefici dal mercato italiano e dunque deve rispettarlo con le parole e con i fatti”.