Non smette mai di ripeterlo ed è sicuramente il fulcro delle attività del presente e dei progetti per il futuro: Danilo Curzi (nella foto), ceo di Idee per Viaggiare, conferma che la tabella di marcia messa a punto durante la pandemia sta seguendo il percorso prestabilito, senza ritardi né variazioni.
Un dato che di per sé è già un traguardo raggiunto, che pone le basi per la realizzazione dei piani futuri.
“In attesa della chiusura dell’anno finanziario, posso già considerare il 2023 come il miglior anno della storia di Idee per Viaggiare, con numeri superiori al 2019, anche se il paragone con l’ultimo anno pre-Covid ha ormai poco senso. Quel che è certo è che abbiamo migliorato ulteriormente il già ottimo risultato del 2022 e che la soglia dei 100 milioni di giro d’affari è stata superata”.
A trainare i risultati sicuramente il Giappone, “Entrato di diritto fra le prime destinazioni per produzione insieme a Stati Uniti, Emirati Arabi, Maldive e Indocina. Se dovessi invece indicare una meta che invece non ha performato al 100 per cento, penserei a Mauritius, dove l’offerta di voli resta inadeguata rispetto alla domanda”.
Proprio sul caro voli Curzi interviene per confermare che “si tratta di un dato di fatto, anche se la situazione si sta calmierando. E’ il mercato che detta le regole e la mancanza di posti volo, specie su alcune destinazioni come Mauritius o Thailandia, ha generato scompensi tariffari. Idee per Viaggiare ha lavorato su allotment già pianificati, per cui fino ad ora non ha risentito in modo particolare del problema”.
La strategia di Curzi e soci si è sviluppata grazie a investimenti continui, messi in atto durante e dopo la pandemia, che hanno consentito al manager di parlare oggi di “un’azienda diversa, più strutturata, in grado di proporre sempre nuove iniziative e nuovi prodotti”.
Viaggia in quella direzione l’acquisizione di Chinasia, seguita a quella ormai metabolizzata di Marcelletti, che si fonda sulla professionalità di team esperti e su una mole di prodotto in crescita. “Sul futuro non pongo veti. C’è sempre l’idea di andare a trovare nuove collaborazioni per far crescere il marchio, anche se al momento non abbiamo nessun accordo in dirittura d’arrivo”.
Intanto, si pensa a nuovi prodotti, come al mix ‘insolito’, fuori dagli schemi, fra più destinazioni. Un esempio? “Lo Scozia più Bahamas”.
Per il futuro Curzi torna a scherzare: “Tempo di passare il testimone? Prima o poi sicuramente sì. Questa tappa fa parte di un percorso pianificato con attenzione, che prevede la formazione di figure interne all’azienda, che in futuro potrebbero dare continuità a un progetto partito da lontano e ancora oggi in continua evoluzione”.