“È troppo facile puntare il dito contro le navi, quando non si fanno dovute riflessioni sull’organizzazione dei flussi”. Non ci sta Leonardo Massa, vice president Southern Europe di Msc Crociere, a vedere il comparto delle crociere messo alla gogna e demonizzato nei dibattiti sull’overtourism. Commentando le ultime strette varate nei Paesi del Mediterraneo per ridurre gli sbarchi nelle destinazioni più congestionate, il manager ribadisce a TTG Italia come, sebbene le crociere mobilitino “migliaia di persone, lo facciamo programmando con grande anticipo. Questo ci ha permesso negli anni di studiare con le istituzioni locali percorsi alternativi” per distribuire gli arrivi.
“La vera domanda - continua Massa - è quante altre sono che possono gestire i flussi con anni di programmazione?” Il manager pone come esempio una destinazione particolarmente battuta dal turismo di massa e tappa immancabile di molti itinerari nel Mediterraneo come Dubrovnik. Qui, racconta, “nei giorni in cui arrivano i pullman carichi di turisti abbiamo deciso di proporre itinerari alternativi”.
Ma solo questo può bastare? Per il vice president Southern Europe di Msc Crociere è necessario concentrarsi sull’impatto del turismo non organizzato, ma anche spostare il dibattito su un altro piano: “Si parla di turismo, non si parla mai di destagionalizzazione dei flussi”. Un tema su cui le crociere si mostrano avanti da tempo. “Il vantaggio del nostro settore è che le navi viaggiano 12 mesi l’anno. È troppo facile puntare il dito contro le navi, quando non si fanno dovute riflessioni sull’organizzazione dei flussi, l’organizzazione del territorio e la programmazione”.