Turismo organizzato in salute secondo i dati diffusi da Astoi. I risultati dell’indagine condotta dall’Osservatorio dell’associazione evidenziano infatti ricavi in progressione del 12% rispetto al 2023 per le prenotazioni con partenze dal 18 dicembre 2024 e rientri entro il 12 gennaio 2025.
Ottimismo sul 2025
“Le prenotazioni per Natale e Capodanno mostrano una crescita per tutti i nostri associati – conferma Pier Ezhaya, presidente di Astoi -. con un incremento medio del 12%. Questo trend positivo, sostenuto dall’advance booking, si conferma anche negli altri mesi invernali. Nonostante l’inflazione e le incertezze geopolitiche, il settore continua a rispondere con soluzioni mirate che favoriscono sia itinerari complessi verso mete lontane sia soggiorni al mare. Il futuro ci vede impegnati in piani di formazione innovativi, indispensabili per affrontare i profondi mutamenti sociali e tecnologici che si profilano all’orizzonte. Il turismo organizzato rimane centrale per chi cerca esperienze autentiche, sicure e certificate; guardiamo al 2025 con fiducia, pronti a innovare e ad affrontare le nuove sfide del mercato”.
Forte advance booking
In dettaglio, l’advance booking a oltre 90 giorni prima della partenza rappresenta il 60% del volume totale delle prenotazioni, riconfermando un trend ormai consolidato. L’inflazione ha inciso sui costi dei pacchetti turistici, anche se in modo minore rispetto agli scorsi anni, con un incremento dei costi che va dal 3 al 9%. Il prezzo medio dei pacchetti si attesta a 2mila 400 euro a persona, oscillando tra i mille 400 euro per un viaggio in Egitto, alle Canarie o a Capo Verde ai 3mila 400 euro per un lungo raggio nell’Oceano Indiano o ai Carabi.
La durata media delle vacanze è di 8,2 giorni con una forbice che varia dai 6 agli 11 giorni . Cresce poi l’attenzione alle tutele assicurative, soprattutto per le destinazioni a lungo raggio o in quelle che richiedono maggiore protezione.
Le più richieste
Nella top ten delle mete preferite per Natale e Capodanno in Italia figura il Trentino, seguito dalla Valle d’Aosta. In Europa, spazio ai city break e alla Scandinavia. Il medio raggio consacra lo strapotere del Mar Rosso, con località iconiche come Sharm el Sheikh e Marsa Alam che crescono di circa il 35% nel periodo delle festività. Sebbene i volumi non siano ancora tornati ai livelli dell’inverno 2022-23, il recupero rispetto allo scorso anno è evidente e segna un deciso ritorno della normalità. Emirati Arabi, Canarie e Capo Verde completano il quadro. Sul lungo raggio infine, Maldive, seguite da Zanzibar, Kenya e Thailandia registrano le migliori performance per quanto riguarda la vacanza balneare, mentre Estremo Oriente con India, Sri Lanka, Cina, Giappone, Vietnam, Cambogia e Thailandia, Africa con Marocco, Egitto e Sudafrica e Sudamerica con l’Argentina sono le più gettonate per i tour itineranti.
L’Osservatorio indica anche Arabia Saudita e Colombia come mete emergenti dalle buone potenzialità di sviluppo.
La previsione sul 2025 indica una crescita dei volumi del 5-7%, con una domanda turistica solida confermata dai primi dati invernali. Tuttavia, permangono incertezze legate alle tensioni geopolitiche e all’inflazione. Tra le destinazioni più richieste, si prevedono Mar Rosso, Maldive, Oriente ed East Africa. Per l’estate, la partita verrà giocata soprattutto sul Mediterraneo e sull’Italia.