Entrare nella lista di Forbes per la prima volta, e farlo subito da primi della classe. È quello che è successo a Castelfalfi, il resort toscano guidato da Roberto Protezione che è entrato nei Forbes Star Awards 2025 aggiudicandosi fin da subito le 5 stelle.
Un successo. “Sì, certo, e anche una bella soddisfazione – dice il direttore –, ma anche una responsabilità. Adesso siamo sotto i riflettori e dobbiamo mantenere il livello raggiunto”.
Se gli si chiede quali sono i segreti alla base di questa performance, il direttore non ha dubbi: “Lavorare sulla qualità, sugli standard e soprattutto sul personale – dice -. Puoi avere il più bell’albergo del mondo, ma non fai granché senza il servizio. Abbiamo investito molto sui dipendenti, sia sulle strutture, con il rifacimento della staff house e della mensa, sia sugli incentivi e sukl welfare. Questo ci ha premiati, perché in alcuni reparti abbiamo il 100% di retemption del personale”.
Fra le novità del 2025, Protezione segnala l’apertura dello spazio eventi Aria, quasi un unicum per la zona. “Si tratta di una struttura con 650 metri quadrati per gli ospiti e 400 metri quadrati di area back, che consente di ospitare eventi fino 450 persone sedute senza dover affittare tensostrutture. Avendo 150 camere, siamo di fatto il più grande resort countryside in Toscana, e con questa nuova struttura ci posizioniamo in maniera strategica anche per gli eventi, soprattutto nei mesi di spalla”. Fra le altre novità, la ristrutturazione del ristorante Il Rosmarino, l’apertura delle suite Ricci, lanciate a novembre 2024, ma effettivamente al primo anno di attività, e la spa. “Su questa abbiamo investito fortemente – dice ancora Protezione – per fornire standard di servizio altissimi. Per questo abbiamo mandato i nostri operatori a seguire un mese di formazione in Thailandia”.
Fra i mercati più promettenti quest’anno, il direttore elenca il Sud America, con Brasile e Messico, il Canada, il Regno Unito e l’Australia. Anche il mercato Usa, sebbene sia un po’ in stallo, sta dando risultati e l’India, anche grazie alla proprietà del resort che è, appunto, indiana.