Il biennio dello stravolgimento del mercato, della trasformazione causata da quello che viene definito come un vero e proprio terremoto. Ma anche una grande opportunità per le imprese del settore turistico (e non solo), che ora potranno cavalcare la nuova onda per emergere più forti di prima. Grazie anche a un'occasione irripetibile, nel vero senso della parola: le risorse che saranno messe in campo con il Pnrr, come un nuovo Piano Marshall, non si ripeteranno e andranno colte sul momento. È questo lo scenario emerso da "Il Turismo alla prova del Pnrr: quali innovazioni per ridare fiducia - I dati dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano".
L'analisi effettuata sul biennio fa emergere, come è immaginabile, un crollo del giro d'affari per il 2020 e una fase di recupero per l'anno in corso che però non è stata uguale per tutti. Se infatti il ricettivo si è riavvicinato ai dati del 2019, quello dei trasporti ha recuperato il 30 per cento sul 2020 ma resta ancora distante di oltre 50 punti rispetto al 2019. Meno bene, anzi mercato al palo, invece, per tour operator, crociere e agenzie di viaggi. Così come l'incoming, dove la componente estera è riuscita a risalire solo fino al 25 per cento del totale contro il 50 pre covid.
Qualcosa è cambiato
Ma in questo contesto qualcosa è cambiato, forse per sempre: l'ecommerce. Dove il recupero è stato più sensibile la trasformazione è infatti palese: lo share delle vendite online è improvvisamente salito, attestandosi al 55 per cento per il ricettivo e al 60 per il comparto trasporti. E nel turismo leisure il trend non si sta discostando di molto. Quindi il messaggio finale: l'opportunità ora sta nell'essere pronti ad andare a conquistare questo mercato spostandosi sul digitale.