Se il futuro è il mobile, allora l’intera filiera del turismo deve attrezzarsi.
Un progetto di iTourism trasversale ad operatori, albergatori, destinazioni e istituzioni è partito da TTG Incontri 2015 grazie ad una tavola rotonda organizzata da City Sighetseeing Italy che ha coinvolto Marco Sprizzi, director market management Rome & Italy Resort di Expedia Lps, Antonio Barreca, direttore generale Federturismo, Tommaso Tanzilli, direttore generale Federalberghi Lazio, Serafino Lo Piano, responsabile vendite trade Trenitalia, Fabio Maddii, presidente di City Sightseeing Italy, Aldo Fabris, presidente Albatravel Group, Stefano Zeni, senior commercial manager Gta, Ugo D’Antonio, direttore sviluppo ConfCulture, Francesco Manella, consigliere associazione Siti Unesco e Danilo Bessone, comitato direttivo Turismo Torino e Susanna Mensitieri, responsabile dei corsi di management nel turismo alla Luiss.
Secondo Sprizzi di Expedia “il cambiamento della tecnologìa mobìle è reso evidente dal fatto che nel corso di quest'anno più si una su 5 delle prenotazioni contabilizzate da Expedia sono state originate da dispositivi tablet e smartphone”. Per questo le attività di operatori incoming come Albatravel e Gta sono declinate attraverso i propri siti orientati ad aggregare più servizi, perché ciò che chiede un viaggiatore, oggi, è la possibilità di accedere con un unico click ad una finestra che presenti prodotti e servizi del territorio che sta visitando.
“Uno scenario – ha evidenziato Maddii di City Sightseeing Italy – di fronte al quale l'Italia non può permettersi di presentarsi sul mercato con un'offerta polverizzata che disorienta, invece che indirizzare, ogni singolo viaggiatore”. Fra le risposte rientra anche l'intermodalità, come ha ricordato Lo Piano di Trenitalia.
In tale ottica, anche gli attori del turismo culturale, da CoopCulture ai siti Unesco, devono fare la loro parte, declinando la tecnologia con la fruizione dei nostri beni culturali: anche realtà circoscritte come Turismo Torino hanno adeguato il sito alle esigenze dei singoli viaggiatori. In questo contesto deve essere innovativo anche il ruolo di supporto dei sindacati d’impresa, come hanno ribadito Barreca di Federturismo e Tanzilli di Federalberghi Lazio, citando il filo diretto obbligato con l’Unione Europea per il quadro di riferimento delle normative e la gestione ottimale dei Big Data.
Allo stesso modo anche la formazione professionale, come ha ricordato Susanna Mensitieri ha già avviato adeguamenti tempestivi per creare nuove figure, come accaduto con l’avvento dei revenue manager negli alberghi.