I finanziamenti alle startup italiane aumentano: se nel 2017 la raccolta fondi si era attestata a 110 milioni di euro al 15 ottobre di quest’anno, in base ai dati elaborati da Startupitalia, i round di finanziamento sono arrivati a 420 milioni di euro.
Un bel salto in avanti cui ha contribuito non poco la disponibilità degli investitori internazionali: sul totale dei fondi, infatti, ben 283 milioni provengono proprio da loro. A fare il quadro della situazione del sistema delle imprese innovative italiane e del Sud Europa è stato ScaleIT, l’evento-piattaforma nato per favorire l’incontro fra i venture capital e le scaleup italiane, spagnole, greche, bulgare e delle nazioni balcaniche.
Infrastrutture tecnologiche finalmente mature
L’edizione 2018, tenutasi nella sede del Sole24, ha raccolto a convegno circa 35 investitori internazionali e ospitato sul palco i rappresentanti di 15 aziende innovative. Tra i fattori che attirano i fondi internazionali in Europa c’è, secondo Brett Martin di Charge Ventures, vc newyorchese che ha alle spalle anche investitori europei, “la raggiunta maturità dell’infrastruttura tecnologica, finanziaria e del mercato digitale in cui operano le scaleup, che fa dell’Europa un ecosistema appetibile per gli investitori americani e asiatici”.
La sede legale dev'essere in una location appetibile
Per l’Italia, le cui startup finora sono state penalizzate dalla scarsa liquidità a livello early stage, la strada da seguire è quella indicata da Ylan Steiner, partner di Orrock: rendersi più appetibili per i capitali internazionali spostando la sede legale dove è più conveniente per i fondi di investimento. È il caso, ad esempio, di Cloud4Wi, fondata nel 2013 come spinoff di una Spa italiana, WiTech, che, finanziata fin da subito da United Ventures, ha insediato il suo quartier generale a San Francisco.