“Manca la consapevolezza della gravità della crisi che sta colpendo il turismo. Aziende che nel 2020 hanno cali di fatturato dell'80% non sono nella condizione di reggere". È dura la posizione di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, alla luce di quanto messo in campo dal Governo per il comparto finora.
"Interventi importanti per il turismo non ci sono in questa legge di bilancio, non ci sono stati nei decreti Ristori e nemmeno ci saranno nel Recovery Fund su cui riponevamo tante speranze. Si parla di 3,1 miliardi (cioè l'1,6% dei 196 previsti dal piano) ma divisi tra turismo e cultura e orientati più sulla cultura", dice all’Ansa sciorinando i provvedimenti.
Sul Recovery Fund il presidente precisa: "Non solo le risorse di cui si parla sono esigue, non solo si dà priorità alla cultura invece che al turismo e ci sentiamo preso in giro ma infine sento parlare, alla fine di un anno come il 2020, di borghi... Parlare di borghi oggi è davvero anacronistico, è come aver tirato fuori oggi una scheda di due anni fa quando la situazione del turismo era tutta straordinaria e soffrivamo per l'overtourism nelle città d'arte e bisogna orientare un po' di turisti verso i borghi. Oggi Roma, Firenze, Venezia e Milano sono a gambe per aria. Sono città importanti che vivono di turismo straniero e gli stranieri non vengono (e nemmeno gli italiani con le nuove restrizioni)".
Bocca lancia un appello allora alle massime istituzioni del Paese perché prendano consapevolezza delle dimensioni della crisi del turismo: "Mettano in atto immediatamente gli interventi che ci possano aiutare, non possiamo più aspettare e non sono più giustificabili incontri e tavoli in cui si parla di tutto e di più e poi le nostre richieste, proposte e suggerimenti rimangono totalmente inascoltati. Serve un tavolo in cui le imprese dicano i provvedimenti che sono necessari e poi il Governo decida ma sulla base di queste richieste; invece vengono decise cose che non ci servono e non abbiamo chiesto. Lo abbiamo visto con il bonus vacanze e con il decreto ristori".
Una richiesta fondamentale per il settore, secondo Federalberghi, è invece quella di estendere il bonus del 110% anche agli hotel. "Chiediamo da mesi che il bonus del 110% sia esteso alle imprese ricettive, per far ripartire l'economia e l'occupazione negli alberghi perché altrimenti a marzo avremo centinaia di migliaia di persone per la strada. Se gli alberghi iniziano importanti imprese di ristrutturazione questo significa muovere tutto un indotto e dare posti di lavoro".