Si chiama Iscro e rappresenta una novità assoluta nel panorama lavorativo italiano in quanto, una volta approvata la legge di bilancio, consentirà di estendere il meccanismo della cassa integrazione anche alle partite Iva.
In questi giorni sono stati definiti i parametri, che prevedono come cifra una forchetta da 250 a 800 euro mensili per un massimo di 6 mesi. L’entità viene calcolata sulla base di quanto liquidato dall’Agenzia delle Entrate come ultimo reddito.
I requisiti
Tra i requisiti previsti, si legge su Firstonline, la regolarità della contribuzione previdenziale, l’attività da almeno 4 anni, una perdita reddituale del 50 per cento rispetto alla media degli ultimi tre anni. Non potrà ricevere l’Iscro chi già incassa un trattamento previdenziale, il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza. I soldi saranno versati dall’Inps.
Lo stanziamento per questa misura è pari a oltre 127 milioni di euro, 70 dei quali per finanziare il primo anno.