Ombrelloni distanziati, con una superficie di 10 metri quadri per ognuno e uno steward di spiaggia che spieghi le regole. E ancora, mascherine in tutte le parti comuni degli hotel, mentre in ascensore va comunque garantita la distanzia interpersonale. E, per le case vacanza, l’igienizzazione di tutti gli spazi, anche quelli comuni all’eventuale condominio in cui sono collocati gli alloggi in affitto.
La Conferenza delle Regioni ha inviato nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio, Mario Draghi e al ministro della Salute, Roberto Speranza, le Linee guida per la riapertura delle attività economiche, concentrandosi in modo particolare sulle attività maggiormente penalizzate dal meccanismo delle chiusure in base allo scenario epidemiologico.
Il documento, scaricabile a questo link, è stato redatto in continuità con le precedenti Linee guida stabilite per il 2020. “Gli indirizzi in esse contenuti – dice la Conferenza delle Regioni - sono stati integrati con alcuni nuovi elementi conoscitivi, legati all’evoluzione dello scenario epidemiologico e delle misure di prevenzione adottate, anche in un’ottica di semplificazione. In particolare, si è ritenuto più utile rimarcare le misure di prevenzione sicuramente efficaci, in luogo di misure che, pur diffusamente adottate, non aggiungono elementi di maggiore sicurezza”.
Così le attuali regole per le riaperture sono state ‘limate’ sulla base dell’esperienza acquisita, mantenendo i capisaldi della prevenzione, dall’uso delle mascherine al distanziamento sociale, e allentando invece altre forme di sicurezza che non hanno dato i risultati sperati.
Gli operatori, quindi, non dovrebbero avere troppe difficoltà ad adeguarsi alle nuove norme e a poter affrontare la stagione estiva con tranquillità.