Arrivano le scadenze fiscali di agosto e, nonostante alcuni differimenti previsti dal Decreto Sostegni bis, per le imprese questo fine mese rischia di trasformarsi in un calvario fatto da un totale di 147 versamenti suddivisi in diverse tipologie con scadenza il 20 oppure il 31 agosto.
Secondo quanto riportato da Corriere.it, nella prima deadline ricadono dieci tipologie, ognuna delle quali ha più pagamenti da effettuare: Irpef, addizionali, imposta di bollo, cedolare secca, ritenute, Iva, Ires, Irap, imposta di registro, imposte sostitutive. A queste si aggiungono altre voci per arrivare a un totale di 127 pagamenti. Tra le singole scadenze figurano tra le altre la comunicazione mensile delle operazioni con l’estero (Esterometro), il versamento sull’imposta sugli intrattenimenti, la liquidazione e versamento Iva mensile di luglio 2021 e del secondo trimestre 2021.
L'analisi
Le scadenze del 31 agosto sono invece suddivise in cinque categorie: Irpef, addizionali, cedolare secca, imposte sostitutive più altre singole voci per un totale di 20 versamenti. Sul tema è intervenuto anche il presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, Matteo De Lise, che ha nuovamente rivolto un appello alle istituzioni affinché si arrivi al più presto a una riforma del fisco che riesca a bypassare queste situazioni. “È indispensabile una programmazione equilibrata per rendere il fisco giusto e di facile comprensione a vantaggio di tutte le parti in causa, in primis per le casse dello Stato”.