Non ci sono solo le restrizioni per i no vax nel nuovo decreto che sarà approvato tra pochi giorni. Un’altra priorità del Governo è, infatti, spingere l’acceleratore sulla terza dose cercando di convincere gli indecisi.
Ecco dunque che, tra i punti già decisi, c’è quello dell’obbligo della terza dose per il personale sanitario e i lavoratori delle Rsa, mentre è ancora da decidere se estendere l’obbligo al personale scolastico, alle forze dell’ordine e ai lavoratori della pubblica amministrazione a contatto con il pubblico.
Appena arriverà il via libera dell’Aifa si potrà effettuare la terza dose cinque mesi dopo l’ultima inoculazione; pertanto, aggiunge Corriere della Sera, la durata del green pass sarà abbreviata e, alla scadenza, il certificato non sarà più valido se non si sarà effettuata la terza dose.
Treni e aerei vietati ai no vax
Tra i vari divieti per chi non è vaccinato anche quello di salire su treni ad alta velocità e aerei, mentre invece l’idea di imporre il tampone per prendere metropolitana e autobus ha provocato la reazione dei sindacati e un via libera sembra dunque difficile.
Appare invece scontata la riduzione della validità del tampone molecolare a 48 ore, mentre l’antigenico potrebbe essere valido solo per 24 ore. Su questa questione si attende, però, il parere del Cts.
Infine l’ultimo, grande tema ancora in discussione: l’obbligo vaccinale. Una strada che il Governo per ora non sembra intenzionato a percorrere, anche se si potrebbe arrivare a stabilire una soglia di criticità dell’occupazione dei posti in terapia intensiva, raggiunta la quale potrebbe rendersi necessario imporre l’obbligo vaccinale.
Una cosa è però certa: lo stato d’emergenza sarà prorogato fino al 30 gennaio, quando scadranno i due anni dalla prima dichiarazione di stato d’emergenza a causa della pandemia da Covid-19. A fine dicembre sarà però stabilito se approvare una nuova legge che proroghi lo stato d’emergenza per altri tre mesi o più ancora.