Sussurri e arrabbiature. Discussioni e attesa. Le associazioni del turismo sono attraversate da mille sensazioni diverse. Già nel fine settimana dopo aver letto i provvedimenti dell’ultimo decreto sono partite telefonate incrociate per capire come reagire.
Stupiti e delusi perché le ultime notizie erano positive, mentre la lettura del provvedimento governativo ha lasciato l’amaro in bocca a tutti.
Ora tra chi spinge per una reazione dura manifestando tutto il disagio e chi sostiene di prendere tempo ci avviciniamo a fine mese.
Altra data fatidica perchè il 31 gennaio potrebbe decadere l’obbligo del tampone per chi entra in Italia ma restano (per ora) comunque poche mete a disposizione di chi lavora sui mercati esteri.
In mezzo a tutto questo l’elezione del Presidente della Repubblica che rallenta tutto. Perché alcune associazioni stanno cercando di valutare le mosse da mettere in campo ma temono che l’elezione del Capo dello Stato affoghi nel silenzio tutto il resto. Sensazione che non fa una grinza perché la politica pare concentrata solo su questo binario. Ma intanto le settimane passano e la situazione si fa sempre più pesante.