Senza numeri aggiornati, la ripresa turistica rischia di restare cieca. L’intervento al Forum delle Economie EXPerience di Silvia Zucconi (nella foto), responsabile marketing intelligence di Nomisma Unicredit, ha fotografato un mercato oggettivamente in crescita, ma ancora esposto a rischi economici e politici.
“Se è vero che fra gennaio e febbraio di quest’anno la spesa turistica straniera in Italia è cresciuta del 300% e che al quarto week end di maggio sono state rilevate 926mila prenotazioni aeree internazionali, l’85% dei 28,3 milioni di italiani che prevedono almeno un’occasione di vacanza in estate resterà in Italia, il 12% si spingerà in Europa, mentre solo il 3% tornerà su destinazioni di lungo raggio. Dati incoraggianti, anche perché confermano la 'riscoperta' dell’Italia, ma solo il 32% ha già prenotato e il 48% lo farà a poche settimane o giorni dalla partenza”.
L’estate 2022 vede inoltre il ritorno delle grandi città d’arte (11% delle preferenze) e dei borghi (6%), col mare sempre protagonista (61%).