Che ne sarà del Ministero del Turismo tanto desiderato dagli operatori del settore? La domanda che serpeggia fra gli addetti ai lavori è una e riguarda il permanere del ministero come dicastero autonomo anche dopo l’insediamento del nuovo Governo.
A intervenire su una delle più grandi preoccupazioni della filiera è stato il ministro Massimo Garavaglia (nella foto): “Dopo questa esperienza il ministero resterà - ha detto questa mattina a margine della presentazione dell’accordo per i viaggi sostenibili firmato con Enel e Trenitalia -. È stata una follia non avere un ministero del Turismo in Italia sapendo che da questo settore così importante dipende il 13% del Pil e il 15% della forza lavoro. É per questo che penso che, dopo questa esperienza, il ministero del Turismo resterà”.
Sulla possibilità che le dimissioni di Draghi possano ora paralizzare il Governo rispetto a questioni calde come l’attuazione del Pnrr o la gestione dei ristori, il ministro ha invece precisato: “Andiamo avanti come se nulla fosse. Poi ci sarà un ministro del Turismo prossimo venturo che finirà il lavoro. Ma ora - ha aggiunto - non cambia nulla”.
Amina D'Addario