Correttivi efficaci per mitigare il caro bollette, regole per arginare l’abusivismo, incentivi per stimolare la domanda turistica, ma anche la revisione dei regimi fiscali per le imprese del settore.
È il turismo organizzato a tracciare l’agenda delle priorità per il nuovo Governo che si insedierà dopo le elezioni del 25 settembre. Un elenco di desiderata che gruppi e associazioni di categoria stanno portando all’attenzione della politica nella speranza che il comparto delle vacanze, che prima della pandemia contribuiva per il 13% al Pil dell’Italia e impiegava 1,8 milioni di addetti, possa finalmente ricevere l’attenzione che merita.
Le richieste di Fto
In un documento indirizzato alle forze politiche Fto chiede di rivedere i regimi fiscali e contributivi per le imprese di settore, dato che, denuncia, la tassazione in Italia, “è tra le più alte in Europa” e ciò “incide con forza sulla possibilità di assumere nuove risorse e sull’impossibilità di fare investimenti”. L’associazione suggerisce inoltre di attivare crediti di imposta per le famiglie e semplificare le regole del welfare aziendale “per stimolare la domanda turistica soprattutto in un periodo di forte pressione inflazionistica”.
"Occorre una politica di sgravi"
Sgravi e riduzione dell’Iva per i prossimi cinque anni sono le priorità indicate dalla presidente di Maavi, Enrica Montanucci: “La gente vorrà viaggiare, ma se lo Stato non interviene con una politica di sgravi e manovre economiche contenitive che consentano di tenere i prezzi fermi, la gente non potrà viaggiare. Perché sarà nuovamente un lusso come nel lontano passato. E questo - aggiunge - sarebbe un danno inestimabile”.
Ma cruciale anche ridurre l’impatto del caro bollette, che sta mettendo a dura prova il settore ricettivo: “Facciamo un appello urgente a tutti i partiti politici - sottolinea la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli -, affinché il tema dei costi energetici sia messo in cima all’agenda elettorale come problema da risolvere con urgenza nella nuova legislatura”.
Dallo sviluppo di infrastrutture per la mobilità turistica alla restituzione al settore del gettito Iva, sono più di cento infine le misure indicate da Federalberghi. Indispensabile, secondo l’associazione, “aiutare le imprese a ristabilire una situazione di equilibrio economico sostenibile. Definire un percorso agevolato per la ristrutturazione dei debiti delle aziende nei confronti del sistema bancario. Prorogare le misure previste dal decreto liquidità a sostegno delle imprese del turismo”.