La corsa dei prezzi di elettricità e gas non sembra arrestarsi e sta raggiungendo livelli insostenibili per tutte le imprese, comprese ovviamente quelle turistiche. Per questo il Governo deciderà la prossima settimana quali misure prendere.
Come riporta il Corriere della Sera, secondo il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli, “ci sono margini per un nuovo decreto per calmierare gli effetti del prezzo del gas: ritengo che si debba intervenire nei prossimi giorni”. I tecnici sono al lavoro, ma ci sono vari ostacoli da superare. “Bisogna agire su due piani”: fissare un tetto al prezzo del gas e deliberare nuovi aiuti a imprese e famiglie con la relativa copertura.
Intanto, al Tesoro si stanno facendo i conti e le indiscrezioni trapelate indicano prudenza. È vero, spiegano, le entrate tributarie stanno andando meglio del previsto anche nel secondo semestre e quindi si potrebbe attingere qui per nuovi sostegni all’economia, ma al momento si potrebbe contare solo su un paio di miliardi.
Sarebbero poi in corso anche riflessioni sullo strumento più idoneo da usare: si dovrebbe varare un nuovo decreto legge, in modo che entri subito in vigore, e poi ‘travasarlo’ come emendamento al decreto legge Aiuti bis.
Quanto ai contenuti delle nuove misure contro il caro bollette, le decisioni verranno prese la prossima settimana. Sul fronte dei carburanti sì dà invece per scontata la proroga del taglio delle accise.
Ma più urgente e complicato è il fronte bollette. L’azzeramento degli oneri di sistema e il credito d’imposta prorogati nel decreto Aiuti bis appaiono insufficienti a calmierare l’impennata dei prezzi. Il governo Draghi chiede da tempo che il problema venga affrontato a livello europeo fissando un tetto al prezzo del gas.
Confimi Industria chiede al Governo prestiti garantiti dallo Stato per pagare le bollette, mentre la Fiom-Cgil invoca l’apertura di un tavolo per evitare che le aziende si fermino e i lavoratori finiscano in cassa integrazione.