Si apre un nuovo capitolo nella battaglia legale delle agenzie di viaggi spagnole contro Ryanair. Dopo il verdetto che nei giorni scorsi ha dato ragione alla low cost, Acave - l’associazione iberica delle adv - ha presentato ricorso ritenendo che le argomentazioni dell’ordinanza del Tribunale di Barcellona “non siano conformi ai fatti che hanno portato alla presentazione della denuncia nel 2021”, riporta hosteltur.com.
Il pregresso
Due anni fa l’associazione aveva intentato una causa contro Ryanair sostenendo che la compagnia aveva falsamente accusato il trade di aver compiuto atti illeciti tra cui utilizzare procedimenti non autorizzati dal vettore, fornire informazioni sui mezzi di pagamento e impedire i rimborsi. Ne era derivata una denuncia da parte di Acave per le affermazioni della low cost ritenute lesive della dignità della distribuzione organizzata, ma che, secondo il pronunciamento della settimana scorsa del Tribunale di Barcellona, non costituiscono reato.
Di qui la nuova mossa dell’associazione che, invece, sostiene che i fatti denunciati abbiano rilevanza penale e per questo ha presentato ricorso contro l’ordinanza. La palla, ora, passa di nuovo ai giudici. A. D. A.