Relax, workation e turismo sostenibile: l’Holiday Barometer Ipsos-Europ Assistance, presentato ieri a Milano, ha messo in evidenza alcuni dei trend emergenti che indirizzeranno le vacanze per la prossima estate.
Per la maggioranza degli italiani, vacanza significa relax (42%), in famiglia o con gli amici. Cresce il numero di chi viaggia alla scoperta di nuove culture (28%, +4 rispetto al 2022) o per ampliare le proprie amicizie (12%, +3 rispetto al 2022), a conferma della tendenza sempre più diffusa a considerare i viaggi come un'opportunità per conoscere nuove persone. Aumentano anche le persone che dichiarano di viaggiare da sole (+2% rispetto al 2022).
In forte crescita, sopra la media europea, il fenomeno della workation, con il 38% degli italiani (+9% sul 2022) soprattutto fra i 18 e i 34 anni, che considera la possibilità di lavorare da luogo di villeggiatura, per allungare o anticipare il tempo di permanenza nel luogo di vacanza.
Infine, gli italiani risultano tra i più inclini in Europa ad adottare forme di turismo sostenibile per tutelare l’ambiente e supportare le comunità locali. La ricerca mostra, però, in generale in Europa, un divario fra azioni e intenzioni: a fronte di una dichiarata maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente, aumenta l’uso dell’aereo e solo il 9% degli europei dichiara di tenere conto dell'impatto ambientale nella scelta del mezzo di trasporto.
Più assicurazioni
Buone notizie anche sul fronte delle assicurazioni: gli italiani sono fra i più attenti in Europa agli imprevisti che possono capitare in viaggio: il 79% è preoccupato di avere una brutta esperienza, il 75% esprime timori legati allo stato di salute e il 63% all’organizzazione del viaggio.
La ricerca rileva anche un aumento della propensione ad assicurarsi. Il 33% del campione dichiara, infatti, di aver acquistato un’assicurazione di viaggio per l’ultima vacanza effettuata (rispetto al 25% nel 2022): di questi, il 24% per il singolo viaggio; meno comune l’abitudine a stipulare polizze annuali (9%). Le garanzie più richieste riguardano le spese mediche (71%) e l’annullamento del viaggio (63%).
Diminuisce, invece, il numero di chi dice di non aver pensato di acquistare una polizza prima di partire. La motivazione principale è il prezzo, considerato troppo alto dal 35% del campione. Il prezzo più conveniente è il criterio di selezione più diffuso nella scelta di una polizza (33%), seguito dalla notorietà della compagnia (15%) e dalla varietà dei prodotti e servizi offerti (12%).