Airbnb cambia pelle: affitti a lungo termine per ritrovare il business

Airbnb esplora nuovi orizzonti e pensa a una svolta decisa del suo business model. Dal 2024, infatti, la società si occuperà anche dei pernottamenti a lungo termine.

La stretta che in tutto il mondo le città stanno mettendo in campo nei confronti degli affitti brevi, da New York a Firenze, ha spinto il ceo Brian Chesky ad annunciare, in un’intervista al FT, un passo deciso verso un cambiamento di strategia.

Dopo la pandemia, anche grazie alla possibilità di svolgere il proprio lavoro in smart working, sono cambiate le esigenze e le modalità di viaggio. Il ceo di Airbnb ritiene che gli affitti mensili abbiano acquisito sempre maggiore rilievo. “Nel mondo post pandemico — ha detto il ceo — si è aperto un nuovo settore di mercato, la voglia di vacanze più lunghe. Oggi molte più persone lavorano da remoto. E molte di più vogliono stare via magari un’intera estate”.

L’approdo nel settore degli affitti a lungo termine potrebbe far riacquistare al gruppo l’attività persa con le disposizioni territoriali che in questi ultimi mesi hanno tentato di porre delle regole alla locazione di immobili a scopi turistici.

L’obiettivo, dice ancora Chesky, è andare oltre il viaggio. Fare di Airbnb "qualcosa che non coinvolga più la vita di una persona solo una o due volte l’anno, ma buona parte del quotidiano”. Ed è per questo che il gruppo sta studiando quali sono i servizi più richiesti per ampliare la propria offerta: sul tavolo, per il momento, sembrano esserci il noleggio auto e la ristorazione.

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