Entro fine anno, secondo le stime dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, il transato digitale raggiungerà in Italia un valore quasi uguale a quello del contante: tra i 425 e i 440 miliardi di euro. Traguardo che arriverà dopo aver toccato quota 206 nel primo semestre 2023, con una crescita del 13% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
“I pagamenti con carte aumentano più dell’inflazione, attestatasi a giugno a +6,4% - ha dichiarato Ivano Asaro, direttore dell’Ossevatorio Innovative Payments - ma il loro livello pare destinato a riallinearsi ai valori pre-pandemici, qualora venissero meno le attuali condizioni esogene o non fossero lanciate altre iniziative per l’adozione delle modalità elettroniche”.
Se i Pos tradizionali mantengono una diffusione consistente, per quanto basata su una tecnologia risalente agli anni ’70, stanno prendendo piede velocemente sia i Mobile Pos (che funzionano attraverso applicazioni installate su smartphone o tablet), sia gli Smart Pos (dotati invece di un sistema operativo che permette di ospitare diverse app). Il futuro, però, apparterrà verosimilmente ai Sofware Pos: una versione che, senza il ricorso ad alcun dispositivo esterno, consente all’esercente di finalizzare l’operazione attraverso il proprio telefonino. A. C.