Nei cinema da poco più di una settimana con 'Contromano', il suo ultimo film che lo vede regista e attore protagonista, Antonio Albanese racconta stavolta sul grande schermo la storia di un venditore di calzini milanese improvvisamente spodestato del suo potere di commerciante da un ragazzo africano che - ogni mattina, davanti alla sua bottega - si mette a vendere calze di bassa qualità a prezzi stracciati, rubandogli tutti i clienti.
Antonio Albanese nei panni di Mario - negoziante meneghino innamoratissimo dell'Italia e della sua città - deciderà quindi di drogare il ragazzo africano per riportarlo al 'Paese suo', intraprendendo così un buffo ma anche complicato viaggio in macchina, destinazione Senegal.
Il film racconta sì un viaggio dall'Italia all'Africa con non pochi ostacoli e fermate, ma racconta anche e soprattutto un viaggio personale alla riscoperta di sé. Albanese fino in Senegal c'è andato e racconta a TTG Italia cosa questa avventura abbia davvero significato per lui.
Anzitutto, qual è la sua concezione di viaggio?
In questo film come nella vita, per me il viaggio è scoperta. In 'Contromano' Mario riporta il suo amico africano in Senegal e per farlo attraversa tutta Italia ma non solo. Passa dalla Spagna, per arrivare in Marocco e proseguire fino a destinazione. Ed è stato un viaggio di scoperta anche nella realtà più vera.
Infatti, lei e il suo cast in Senegal ci siete arrivati davvero...
Sì, esattamente. Anche per questo se dovessi dire quale sia stato il mio viaggio più bello nella vita, ad oggi parlerei probabilmente di questo qui. Ovviamente non è stata una vacanza. Però abbiamo attraversato paesi che forse, in quel modo, così vero, non avremmo visto davvero mai. Ci siamo confrontati con la gente del posto che ci vedeva girare con telecamere e microfoni, ed è stata veramente un'esperienza magica.
C'è un luogo che, nel suo viaggio dall'Italia al Senegal, l'ha maggiormente colpita?
Probabilmente il Marocco. Talvolta si fatica a capire in quali condizioni vivano le altre popolazioni. Diamo molte cose per scontate, come il fatto che ciò che piace a noi debba per forza andare a genio a tutti.
E fra le varie tappe italiane che vediamo nel suo film, ce n'è una che le ha fatto maggiormente piacere mostrare?
Sicuramente Milano. In Contromano non contava tanto da dove iniziasse questo viaggio, bastava solo che iniziasse. Ho optato per Milano perché credo che sia una città bellissima, ed io la amo particolarmente.