Il commento del direttore
Remo Vangelista
Istria chiama Italia. La penisola croata è infatti una meta in crescita sul nostro mercato, tanto che nei primi nove mesi del 2023 gli arrivi dall’Italia hanno registrato un +6% rispetto al 2022 e i pernottamenti un +3% (in totale oltre 363mila italiani hanno realizzato oltre un milione 701mila pernottamenti nell’Istria croata da gennaio a settembre 2023.
Fra i punti di forza, il fatto di svilupparsi su un territorio relativamente piccolo ma molto vario, che spazia dalle spiagge affacciate sull’Adriatico a un entroterra verde, dalle città ricche di storia come Pola o Parenzo, fino a borghi medievali, fari e colline attraversate dai vigneti.
La vicinanza con l’Italia, inoltre, non è solo geografica ma anche linguistica: qui quasi tutti comprendono e parlano anche l’italiano.
“Tra l’Istria e l’Italia c’è un rapporto speciale, che noi speriamo continui a crescere negli anni a venire. Quest’anno in particolare, con l’ingresso della Croazia nell’euro e l’abolizione dei varchi di frontiera, raggiungere l’Istria è diventato ancora più facile: a mezz’ora o poco più da Trieste, i viaggiatori italiani trovano una destinazione perfetta sia per un week end di relax, un’evasione gourmet, un breve soggiorno nei nostri wine resort, mentre in estate le nostre coste offrono strutture dagli hotel 5 stelle ai glamping per chi ama stare a contatto con la natura. E poi la cultura, la storia, i produttori di olio extravergine e di vino, i percorsi ciclabili, per non parlare di tutte le attività outdoor. In Istria c’è un mondo da scoprire, e noi non vediamo l’ora di farvelo conoscere” ha dichiarato Denis Ivošević, direttore dell’Ente per il turismo dell’Istria.