Il commento del direttore
Remo Vangelista
Anche nel 2021 il turismo continuerà a perdere oltre un terzo delle presenze pre-Covid. A confermare che la ripresa è ancora lontana sono i numeri diffusi da Federalberghi.
Secondo l’osservatorio dell’associazione, nei primi undici mesi le presenze turistiche sono calate del 34,8% rispetto all’analogo periodo del 2019: meno 52,8% per i turisti stranieri e meno 16% per i turisti italiani. “In valore assoluto - ha spiegato il d.g. di Federalberghi Alessandro Nucara (nella foto) - significa che sono andati in fumo 146milioni di presenze, di cui circa 13 milioni relative agli italiani e 113 agli stranieri”.
Ancora difficile la situazione delle città d’arte, che da gennaio a ottobre, indicano le rilevazioni di Res-Str, registrano un tasso di occupazione camere che “viaggia tra il 30 e il 35%”. “Questo vuol dire - ha precisato Nucara - che meno di un terzo delle camere è occupato. E che in tutte le località il calo rispetto al 2019 è superiore al 50%”.
A livello di fatturato, il settore ricettivo chiuderà invece con una flessione di oltre il 36% rispetto al 2019 e una perdita di quasi 10 miliardi di euro, che sale a 24 miliardi considerando gli ultimi due anni.