Il commento del direttore
Remo Vangelista
Malgrado i nodi al pettine restino ancora tanti, si intravede uno spiraglio di luce in direzione di una normalizzazione dei flussi turistici.
La notizia dell’ultima ora riguarda gli ingressi negli Stati Uniti. Da novembre chi è vaccinato contro il Covid-19 potrà entrare negli Usa dall'Ue e dal Regno Unito: la novità è stata annunciata nelle scorse ore dall'amministrazione Biden. Sicuramente un punto fermo importante per gli operatori attivi sul lungo raggio, specie per quelli specializzati sugli States come è il caso di Naar. Ma la strada da percorrere è ancora lunga.
“In linea generale – commenta il direttore commerciale di Naar, Maurizio Casabianca (nella foto) – rimaniamo in attesa di avere buone notizie sul fronte dell’eliminazione del divieto di viaggiare verso i Paesi extra Schengen. Il dialogo per creare un protocollo che consenta di aprire ad alcune destinazioni extra Ue è in corso. Si tratta al momento di un’ipotesi, che va ancora definita nei dettagli, e che dovrebbe riguardare Egitto, Maldive, Repubblica Dominicana e Mauritius”. Una prospettiva sicuramente allettante, ma che non basta certo a colmare il grave vuoto creato sugli scaffali delle agenzie in questi mesi di forzato immobilismo.
“Potremmo arrivare a un’ordinanza anticipata o, più facilmente, a una variazione delle regole a partire dal prossimo 25 ottobre. Quel che è certo – spiega il manager – è che si spera in una road map con una tabella di marcia di aperture più ampia, che ci consenta di evadere i voucher emessi dopo lo scoppio del Covid-19 e non ancora riscattati”.
La macchina di Naar è pronta, e le ultime notizie giunte dagli States fanno sperare in un lento ritorno alla normalità. “Saremo a TTG Travel Experience per lanciare le nostre proposte sul 2022 e tutte le novità messe in campo in questi mesi. In questo momento non si può essere pessimisti; il prossimo anno sarà sicuramente migliore di quello che stra volgendo al termine e TTG Travel Experience è da sempre il punto di incontro per relazionarsi e porre le basi per il futuro”. Un futuro che i tour operator sperano che anche il Governo ridefinisca al più presto nel segno di una riapertura più ampia e generalizzata.