Il segretodi Booking.com

In teoria, ci sarebbe un modo per competere con Booking.com. O meglio, con il colosso Priceline (che, oltre alla famosa Ota, controlla anche una galassia di altri operatori online, come il comparatore di prezzi Kayak.com). Solo in teoria, ovviamente: perché per metterla in pratica serve una potenza di fuoco notevole.

Il segreto di Booking.com, in realtà, è davanti agli occhi di tutti e si rivela tra le pieghe di un bilancio che, nel 2016, ha totalizzato entrate complessive per 10,7 miliardi di dollari, per un profitto netto da 2,13 miliardi, come emerge dai dati ripresi da lechotouristique.com.

I conti in tasca
Il trucco è nell’advertising: per il gigante del web, le spese in pubblicità sono la prima voce per quanto riguarda le uscite. Durante lo scorso anno, Priceline ha speso la ragguardevole cifra di 3,5 miliardi di dollari, pari a circa un terzo del fatturato totale. Da sottolineare che, nel 2015, questa voce ammontava a 2,7 miliardi. L’incremento, dunque, è stato di ben il 27 per cento.

Gli effetti positivi si sono fatti sentire, innanzitutto sul fatturato, che nel 2015 si era ‘fermato’ (si fa per dire) a 9,2 miliardi.

L’investimento messo in campo sul fronte pubblicitario rende Priceline un avversario duro da battere. Ma mette anche in chiaro quale sia la strategia vincente della Ota.

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