Civitatis, Espinel:
‘Mete alternative
per vincere la sfida’

Ultimamente l’overtourism è sulla bocca di tutti. Il problema sta penalizzando alcune delle destinazioni più popolari nello scenario turistico mondiale e gli operatori corrono ai ripari. In prima fila anche Civitatis, che ha analizzato il fenomeno basandosi sull’analisi dei dati registrati nel corso nell’ultimo anno.

“Il sovraffollamento turistico - ha spiegato il chief operation officer, Enrique Espinel - sta interessando le destinazioni più popolari come Maiorca e Santorini, dove è stato osservato un aumento del volume di turisti. Questa realtà ha portato alcune destinazioni e organizzazioni governative ad adottare misure per mitigare la situazione, come nel caso di Venezia. Noi di Civitatis cerchiamo di mitigare questi effetti incoraggiando un turismo responsabile e promuovendo destinazioni alternative che meritano di essere scoperte. È importante trovare un equilibrio tra lo sviluppo del turismo, un’industria che dà lavoro a milioni di persone in tutto il mondo e ha un impatto positivo colossale sull’economia globale, e il benessere dei residenti locali”.

Come affrontare il fenomeno? “Misure come il biglietto d’ingresso a Venezia, così come altre iniziative in destinazioni sovraffollate, possono sembrare un passo avanti nella gestione del sovraffollamento turistico, ma il loro impatto è limitato. La vera soluzione risiede nella diversificazione delle destinazioni, concentrandosi su mete meno conosciute ma altrettanto preziose, e promuovendo esperienze di alta qualità in questi luoghi. È fondamentale che non si tratti solo di ridurre il numero di turisti nelle destinazioni più popolari, ma anche di offrire alternative interessanti in altri luoghi che, pur non essendo così mediatici, hanno molto da offrire”.

Sui trend del futuro, Espinel ha le idee chiare: “In prospettiva, crediamo che ci sarà una crescita significativa nelle destinazioni emergenti, così come un aumento della domanda di esperienze più personalizzate e autentiche che consentono un legame profondo con la cultura locale. Le destinazioni meno conosciute, che finora sono rimaste fuori dai radar del turismo di massa, giocheranno un ruolo fondamentale. È qui che Civitatis si posiziona come facilitatore, offrendo una piattaforma che rende visibili queste gemme nascoste e permette ai viaggiatori di scoprire alternative più genuine e sostenibili. Anche la destagionalizzazione sta emergendo come una strategia cruciale per i prossimi anni”.

In termini di tipologie di prodotto, “osserviamo un aumento della domanda di esperienze legate al benessere, alla sostenibilità e al turismo naturalistico. I viaggiatori sono sempre più consapevoli dell’impatto che generano e cercano opzioni che permettano loro di divertirsi in modo più responsabile. Inoltre, l’uso della tecnologia e dell’innovazione giocherà un ruolo fondamentale nell’evoluzione del settore turistico. La personalizzazione attraverso piattaforme digitali, l’uso dell’intelligenza artificiale per prevedere i modelli di comportamento dei viaggiatori e la gestione efficiente dei flussi turistici saranno elementi essenziali per affrontare le sfide del futuro”.

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