Incoming in Toscana, gli hotel sperano nel last minute

"Vanno bene solo le città d'arte, ma il mercato nazionale è fermo. Confidiamo nel last minute". Questo il quadro che Paolo Corchia, presidente regionale di Federalberghi, traccia per l'incoming in Toscana durante le vacanze di Pasqua e la primavera.

Gli albergatori confidano nel last minute, ma la stragrande maggioranza di loro è concorde nel dire che un buon risultato sarebbe già quello di mantenere i livelli di fatturato e presenze del 2011.

Dal sondaggio effettuato a livello regionale risulta che oltre il 70 per cento degli operatori intervistati rileva, sugli arrivi confermati, cali che vanno dal 40 al 60 per cento e solo il 15 per cento di loro li considera stazionari rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

"'È tutto fermo' oppure 'solo un terzo delle camere è confermato'. Queste le frasi maggiormente ricorrenti - spiega Corchia -. Allo stesso tempo, però, si guarda con favore ai buoni segnali che arrivano dal mercato internazionale, soprattutto per quanto riguarda la costa e Pisa, dove lo scalo aeroportuale low cost contribuisce alla buona tenuta delle prenotazioni dall’Est Europa. Non male anche le prospettive del turismo balneare per fine maggio-inizio giugno, ma ciò grazie per lo più agli arrivi dai Paesi di area protestante, ossia Germania, Paesi Bassi, Austria e Svizzera, in concomitanza con la settimana di Pentecoste".

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